Aspetti linguistici

L’italiano parlato dai non nativi è stato descritto attraverso la definizione di alcune varietà di apprendimento. Le varietà che descrivono il processo di apprendimento dell’italiano sono pre-basiche, basiche, post-basiche, intermedie, avanzate. Tra gli aspetti maggiormente studiati e che caratterizzano l’italiano di contatto appreso dagli stranieri che vivono in Italia ci sono aspetti morfosintattici, fonetici e lessicali. Le sequenze che qui presentiamo sono approfondite nel volume di Anna Giacalone Ramat Verso l’Italiano. Percorsi e strategie di acquisizione.

 

Tra i fenomeni morfologici più indagati vi è la sequenza di apprendimento delle distinzioni di tempo e aspetto del verbo italiano: presente > ausiliare + passato prossimo > imperfetto > futuro.

Le forme del condizionale e del congiuntivo vengono acquisite successivamente, così come le forme che esprimono distinzioni modali, che vengono inizialmente rese soprattutto attraverso altre forme lessicali.

Altre sequenze sono state proposte per la morfologia del nome, l’assegnazione del genere e del numero al nome, all’articolo, all’aggettivo, al participio passato, ai pronomi.

Per quanto concerne la sequenza di acquisizione dell’accordo di genere la sequenza che è stata individuata è la seguente: articolo determinativo > articolo indeterminativo > aggettivo attributivo > aggettivo predicativo > participio passato.

 

Gli studi sulla sintassi sono meno sistematici, tuttavia anch’essi hanno proposto dei principi comuni alle varietà di apprendimento con particolare riguardo la distribuzione dei costituenti nell’enunciato, la struttura di sintagma e di frase.

Anche per l’espressione della negazione è stata elaborata una sequenza di acquisizione: negazione olofrastica no >no(n)+X & X+no > no(n)+V > non+V+mica.

Coordinazione e subordinazione sono state anch’esse prese in esame nelle produzioni di italiano L2, con particolate attenzione alle subordinate completive, relative e avverbiali, per le quali è stata proposta la seguente sequenza (Berruto, 2001): causali > temporali > finali > ipotetiche > concessive.

 

Anche gli aspetti legati alla testualità sono stati più recentemente studiati, focalizzandosi su movimento referenziale, anafora, connettivi, ordini sintattici marcati.