Napoli nell'Ottocento

G. De Nittis, "Autoritratto", Barletta, Pinacoteca G. De Nittis.Il soggiorno di Caravaggio a Napoli lascia un segno profondo nella pittura dell’Italia meridionale. Da Caravaggio in poi la natura acquista una grande importanza nella pittura meridionale, anche per la particolare intensità dei colori e degli elementi paesaggistici di quei luoghi. Napoli, in particolare, diventa una delle mete del grand tour europeo: vi arrivano poeti ed artisti in cerca di quell’atmosfera unica che la caratterizza. I quartieri popolosi del centro e le sue coste sul mare diventano un soggetto ricorrente nella pittura sette e ottocentesca.

G. De Nittis, “Stradina di Napoli” (1865), Barletta, Pinacoteca G. De Nittis.Napoli è anche la capitale del Regno delle Due Sicilie: essa esercita una forte attrazione anche sui sudditi [abitante del regno] pugliesi [abitanti della Puglia, una regione d’Italia], calabresi [abitanti della Calabria, una regione d’Italia] e siciliani [abitanti della Sicilia, una regione d’Italia]. Proprio l’anno in cui nasce il Regno d’Italia, nel 1861, un giovane pugliese di Barletta di appena sedici anni giunge a Napoli. Si chiama Giuseppe de Nittis ed è destinato a diventare uno dei più famosi pittori italiani dell’Ottocento.