"Farfalla di Dinard"

    Letteratura e teatro

    Fra il 1946 e il 1950 Montale scrive alcuni racconti brevi per la terza pagina del Corriere della Sera e del Corriere d'Informazione: gli elzeviri[1]. I racconti verranno pubblicati nella raccolta Farfalla di Dinard, da Neri Pozza nel 1956 e da Mondadori, con altri inserimenti, nel 1960.


    Sono racconti brevi, scritti in un linguaggio colloquiale e accessibile, che spesso prendono spunto da fatti o personaggi reali e hanno un finale a sorpresa. Nella storia che dà il titolo alla raccolta, Montale racconta che ogni giorno, mentre se ne stava seduto in un caffè di Dinard, una piccola città della Bretagna, una farfallina color zafferano veniva a trovarlo: forse era un messaggio segreto della donna amata ormai lontana o forse solo un'illusione dettata dall'assenza.



    [1] Elzeviro è il nome dato a un carattere tipografico facilmente leggibile ed elegante, creato nel XVI secolo dall'incisore Christoffel van Dyck per gli Elzevier, una famiglia di tipografi ed editori olandesi. Nel Novecento in Italia il termine elzeviro indicava l'articolo di apertura della terza pagina di un giornale; di solito l'articolo conteneva una critica letteraria o teatrale o una riflessione colta su un tema di attualità o di costume.

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