"Uno, nessuno, centomila"

Letteratura e teatro

Nel corso degli anni durante i quali si dedica prioritariamente al teatro, l’attività narrativa di Pirandello si riduce ma non cessa del tutto. Il romanzo Uno, nessuno e centomila, iniziato intorno al 1910, viene pubblicato sulla rivista «La Fiera Letteraria» soltanto tra il 1925 e il 1926. È questa, tra i romanzi, l’opera pirandelliana che porta al massimo grado quella disgregazione del reale che è già presente fino da Il fu mattia Pascal. La narrazione è costituita dall’ininterrotto monologo del protagonista, Vitangelo Moscarda, che si frantuma in riflessioni, divagazioni, digressioni che scompongono l’unità narrativa. Come suggerisce il titolo, anche l’unità del soggetto narrante si scompone e contemporaneamente si moltiplica, come in un folle gioco di specchi.

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