"Ultime lettere di Jacopo Ortis"

Letteratura e teatro

È un romanzo epistolare in cui sono raccolte le 62 lettere che il protagonista, Jacopo Ortis, scrive all’amico Lorenzo Alderani. Jacopo, un giovane veneziano di ideali giacobini, dopo il trattato di Campoformio – il vile baratto con il quale Napoleone ha ceduto Venezia all’Austria – si rifugia sui colli Euganei per sfuggire alla persecuzione della polizia austriaca. Da questo momento inizia a scrivere a Lorenzo, che è rimasto a Venezia. Durante il soggiorno s’innamora di Teresa, che il padre ha già promesso in sposa a Odoardo, un ricco proprietario; la divina fanciulla ricambia i sentimenti di Jacopo ma rinuncia a lui per non opporsi alla volontà paterna. Il giovane, allora, lascia i colli Euganei e inizia un lungo, errabondo viaggio che lo porta in varie città d’Italia, senza interrompere la corrispondenza con l’amico lontano. Quando viene a sapere che Teresa ha sposato Odoardo, Jacopo fa ritorno sui colli Euganei e, dopo un ultimo saluto alla donna amata, si uccide con un pugnale.

Dopo il suicidio di Jacopo, Lorenzo (come lui stesso spiega nell’Appello al Lettore) pubblica le lettere per rendere omaggio alla nobiltà d’animo dell’amico, con l’aggiunta di una presentazione, una conclusione e alcune integrazioni utili a collegare le varie parti dell’epistolario e a rendere comprensibili gli eventi.

Il romanzo ebbe una storia editoriale avventurosa; fu pubblicato in Italia nel 1802, a Zurigo nel 1816 e infine a Londra nel 1817.

 

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