Marie-Guillemine Benoist, "Ritratto di Elisa Bonaparte, regina d'Etruria e Granduchessa di Toscana",
olio su tela, 1805 circa, Museo Nazionale di Villa Guinigi, Lucca.
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Elisa Bonaparte Bacciocchi, principessa di Lucca e Piombino, poi granduchessa di Toscana, durante il suo principato, dette notevole impulso a diverse attività manifatturiere, prima fra tutte la produzione di sete e tessuti. Elisa ebbe l'intuizione di istituire un "Comitato d'incoraggiamento" con il quale rilanciò la produzione del tessile e in particolare delle sete, che volle fossero impiegate sia per gli abiti di corte che per i parati e gli arredi del suo Palazzo. Divenuta granduchessa, volle utilizzare le stesse manifatture per i lavori di ammodernamento delle residenze imperiali della Toscana: sete colorate, drappi e galloni andarono ad arricchire le stanze dell'appartamento della Meridiana a Palazzo Pitti. Da Lucca furono inviati anche altri manufatti, come i raffinati mobili eseguiti dall’ebanista Youf; partirono per anche maestranze specializzate, come quelle che avevano realizzato i pavimenti alla veneziana del Palazzo Ducale, richieste per compiere analoghi interventi nei quartieri imperiali a Palazzo Pitti.