Osserva ora le due completive da un punto di vista sintattico:
1. Marco dice che viene/di venire a teatro con noi
2. Marco dice: “Vengo a teatro con voi”
Discorso indiretto | Discorso diretto | |||
1 | - è introdotto da che/di | 2 | - è introdotto da : e delimitata da “…” | |
| a | - se introdotta da che presenta il verbo all’indicativo (o al congiuntivo) (forma esplicita) |
| - presenta il verbo all’indicativo |
b | - se introdotta da di presenta il verbo all’infinito (forma implicita) | |||
| - pron. pers. noi (punto di vista di chi riferisce quanto detto da Marco) |
| - pron. pers. voi (punto di vista di Marco) |
Nel discorso indiretto, dunque, la completiva oggettiva è introdotta da che o di, a seconda che il verbo sia in forma esplicita (indicativo o congiuntivo) o implicita (infinito). Le indicazioni di persona (ma, come vedrai presto, anche quelle di luogo e di tempo) si riferiscono a chi riporta il discorso.
Nel discorso diretto, invece, la completiva oggettiva è introdotta dai due punti e dalle virgolette, ed il verbo è all’indicativo. Le indicazioni di persona (ma, come vedrai presto, anche quelle di luogo e di tempo) si riferiscono al soggetto della completiva.