Telemaco Signorini, “Sulle colline a Settignano” (1885; collezione privata)
La Toscana è una delle tante “piccole patrie” degli italiani: un luogo carico di storia e di valori simbolici per l’identità nazionale. A Firenze, il suo capoluogo, nasce il mito delle cosiddette “Tre Corone” (i tre “sovrani” della lingua e della letteratura italiana: Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio).
Foto di Lorena Torres Angelini. Licenza CC-BY-SA-2.0, attraverso Wikimedia Commons
La città è stata, infatti, la culla della letteratura in volgare. Nel Quattrocento e nei primi decenni del Cinquecento essa divenne una realtà artistica di livello europeo.
Firenze, Piazza Santa Croce (foto di Freepenguin).
Simbolo, durante l’Ottocento, di un’ideale unità spirituale italiana, la chiesa di Santa Croce è un vero e proprio monumento dell’identità nazionale. Al suo interno furono sepolti, tra gli altri, Michelangelo Buonarroti [], Niccolò Machiavelli, Galileo Galilei [], Vittorio Alfieri, Gioacchino Rossini [], Ugo Foscolo. Quest’ultimo ne fece un luogo simbolo dell’italianità nel poemetto "I sepolcri".
Agli inizi del Cinquecento, Pietro Bembo scrisse le Prose della volgar lingua, con le quali offrì agli scrittori dei secoli successivi un modello di stile e di lingua. Durante il Risorgimento italiano, una parte dell’élite politica avrebbe voluto che fosse Firenze e non Roma la capitale del nuovo stato italiano.
Oggi più che mai, la Toscana, con il suo paesaggio collinare, i prodotti enogastronomici, lo standard di vita, è uno dei simboli dell’Italia, una meta di vacanze per italiani e stranieri.