I musicarelli

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    Mina e Adriano Celentano (alla chitarra) in "Urlatori alla sbarra"

    I "musicarelli" sono i film musicali italiani incentrati sui cantanti e le canzoni più in voga tra la fine degli anni cinquanta e gli anni sessanta, periodo in cui il fenomeno si afferma con un notevole riscontro soprattutto da parte del pubblico giovanile. L'appellativo è ricalcato sul "Carosello" della RAI (il celebre programma di pubblicità televisive in onda dal 1957 al 1977), sottolineandone la vocazione promozionale e commerciale. Si tratta di un sottogenere cinematografico che deriva dall'analogo filone statunitense (si pensi ai numerosi film musicali con Elvis Presley) e che intreccia canzoni di successo, storie d'amore da fotoromanzo, comicità popolare e accenni al conflitto generazionale.

    Tra i titoli più rappresentativi, si ricordano: "I ragazzi del juke-box" (con Tony Dallara, Adriano Celentano e Fred Buscaglione, 1959) e "Urlatori alla sbarra" (con Mina e Adriano Celentano, 1960) di Lucio Fulci; "Appuntamento a Ischia" (con Domenico Modugno e Mina, 1960) di Mario Mattoli; "In ginocchio da te"(con Gianni Morandi, 1964), "Una lacrima sul viso" (con Bobby Solo, 1964) e "Nessuno mi può giudicare" (con Caterina Caselli, 1966) di Ettore Maria Fizzarotti; e "Rita la zanzara" (con Rita Pavone, 1966), diretto da una Lina Wertmuller che si celava dietro lo pseudonimo George H. Brown.

     

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