"Osservazioni sulla morale cattolica": la fede cristiana e la filosofia morale

Letteratura e teatro

Manzoni ritiene che solo attraverso la fede cristiana, libera dagli errori umani e dai limiti della storia, sia possibile comprendere davvero la realtà e il mondo: la Verità rivelata dal Vangelo, eterna e fuori della storia, è decisamente superiore alla “filosofia morale”, la verità predicata dagli uomini, che ha alla base la ragione e la coscienza, suscettibili al cambiamento del pensiero e dei costumi nel corso del tempo.

 

Certo gli uomini hanno, indipendentemente dalla religione, dell’idee intorno al giusto e all’ingiusto, le quali costituiscono una scienza morale […] Di che tratta la filosofia morale? Del dovere in genere e de’ vari doveri in particolare; della virtù e del vizio; della relazione dell’una e dell’altro con la felicità o l’infelicità; vuole insomma dirigere la nostra volontà e negl’intenti e, conseguentemente, nelle deliberazioni.

 

Ma questa filosofia morale ha le sue basi nella ragione e nella coscienza; porta con sé il suo proprio convincimento; e dopo avere sviluppato lo spirito con la ricerca de’ princìpi, appaga il core con la scoperta di ciò che è veramente bello, giusto e conveniente.

 

E cos’ha fondato, da sé, su queste basi? Ha prodotto un convincimento unanime e perpetuo? La sua ricerca de’ princìpi è riuscita a un solo e inconcusso ritrovato? Le sue scoperte del bello, del giusto e del conveniente sono anch’esse concordi? E appagano il core davvero? Se è così, può essere distinta dalla teologia: non ne ha più bisogno; o, per dir meglio, sarà la teologia stessa. Ma se ha variato e varia secondo i luoghi e i tempi, non si potrà opporla alla morale cattolica, che è una.

 

La scienza morale puramente umana, appunto perché scienza umana, è naturalmente defettiva e incompleta. Perciò il Creatore […] volle per questa (n.d.r: attraverso la morale cattolica), non dirò eminente tra tutte, ma unica; per questa che, avendo per fine, non solo d’accrescere cognizione all’intelletto, ma di dirigere la volontà in ogni suo atto, riguarda tutto l’uomo; volle, dico, aggiungere al lume della ragione con cui l’aveva distinto da tutte le creature terrestri, un soprannaturale e positivo insegnamento; e se, riguardo all’altre scienze, gli aveva dato con la ragione medesima un mezzo di discernere, di raccogliere e d’ordinare un certo numero di verità, volle, riguardo a questa, rivelare al mondo tutta la verità. Quindi la morale religiosa, chi non voglia negarla, non si può concepire altrimenti che come il perfezionamento della morale naturale.

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