Carducci sostiene che ogni popolo, per individuare e intraprendere con successo il proprio cammino di emancipazione e di progresso, ha bisogno di conoscere le radici culturali che stanno alla base della sua civiltà . I letterati, gli artisti, i filosofi hanno il difficile e straordinario compito di vaticinare, cioè di interpretare il tempo presente e quello che verrà alla luce degli insegnamenti del passato; un passato che non si ripete meccanicamente perché il contesto muta e si trasforma nel tempo, e che proprio per questo ha bisogno di uomini colti capaci di leggerlo e utilizzarlo in funzione dei problemi di oggi.
Carducci è fortemente influenzato dal pensiero del filosofo Wilhlem Dilthey che nel 1883 aveva pubblicato Introduzione alle scienze dello spirito, il testo che segna l’inizio dello storicismo tedesco.