Dal momento che i monosillabi creano molti dubbi ortografici, diamo qui un quadro di essi.
di: preposizione semplice
dì: nome “giorno”
di’: imperativo del verbo dire
da: preposizione semplice
dà : presente indicativo (III persona singolare) di dare
da’: imperativo del verbo dare
fa: III pers. sing. di fare
fa’: imperativo di fare
va: III pers. sing. di andare
va’: imperativo di andare
e: congiunzione
è: presente indicativo (III persona) di essere
e’: forma apocopata arcaica per il pronome ei (egli)
ne: pronome clitico
né: congiunzione
ne’: forma apocopata desueta per la preposizione articolata arcaica nei.
la: articolo / pronome
là : avverbio di luogo
li: pronome
lì: avverbio di luogo
se: congiunzione
sé: pronome
se’: forma apocopata arcaica per sei (II pers. sing. presente indicativo) verbo essere
si: pronome
sì: affermazione
te: pronome
tè: nome “bevanda”
Po: il fiume che scorre a Torino.
po’: poco
Non vogliono l’accento: do (I persona sing. pres. ind. di dare), so (I pers. sing. pres. ind. di sapere), sa (III pers. sing. pres. ind. di sapere), sto (I persona sing. pres. ind. di stare), sta (III pers. sing. di sapere) qui, qua, su (avverbi di luogo – ma lassù), tre (numero – ma ventitré), re (ma I Viceré), gru.
Vogliono l’accento: gli avverbi già , più, giù; la III pers. sing. del presente indicativo di potere può; il dimostrativo ciò.
Tutte le note musicali (do, re, mi, fa, sol, la, si) non hanno accento e non creano obbligo di accento nei loro omografi.