Egloghe

Letteratura e teatro
Andrea del Castagno, "Ritratto di Dante", 1450 circa. Fonte: Wikimedia Commons

Rispondendo a Giovanni del Virgilio, maestro di retorica dello Studio bolognese e suo grande ammiratore, Dante compone due egloghe in cui difende il volgare e lo stile comico; il maestro gli aveva infatti contestato l’uso del volgare invitandolo a scrivere un poema epico in latino, la lingua dei dotti. Nei due componimenti Dante parla anche della nostalgia per la patria e della speranza che il suo valore come poeta venga riconosciuto.

Le egloghe, che hanno come modello le Bucoliche di Virgilio, contribuiranno a far rinascere la poesia pastorale, destinata a un grande successo nei secoli successivi.

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