Caravaggio a Napoli

Centro storico di Napoli, via dei Tribunali. Su questa via al n. 253 c’è il palazzo del Pio Monte della Misericordia.

Passeggiando tra le vie del centro di Napoli, ciò che colpisce è proprio l’altezza delle costruzioni antiche che si affacciano sui vicoli stretti, affollati di venditori, di caffè e di pizzerie. Nessuna di queste c’era quando, quattrocento anni fa, Michelangelo Merisi Caravaggio si trovò a trascorrere un primo breve e tormentato periodo della sua esistenza nella popolosa città napoletana.

 

Caravaggio giunse a Napoli alla fine del 1606. Il pittore fuggiva da Roma, dove era stato condannato alla pena capitale per omicidio. L’angoscia di questa condanna e le tormentate vicende del pittore condizionano i grandi quadri realizzati a Napoli. Al tema della decapitazione Caravaggio dedica tre dipinti: Giuditta che decapita Oloferne, Salomè con la testa del Battista, Davide con la testa di Golia.

 

A Napoli, Caravaggio dipinge anche un quadro rivoluzionario: le Sette opere di misericordia che gli fu commissionato [chiesto di eseguire] da una società di beneficenza [che aiuta le persone bisognose], il Pio Monte della Misericordia (clicca qui per vedere il palazzo e conoscerne la storia).