Nelle novelle del Decameron a volte prevale la narrazione dei fatti, a volte la storia di un personaggio, a volte si mettono a confronto sentimenti e valori contrastanti. Per trattare argomenti diversi, l’autore utilizza anche forme narrative diverse (racconto, romanzo, novella, contrasto, commedia). Questa pluralità di scrittura, secondo Mario Baratto[1] riflette la varietà , la mutevolezza e la continua trasformazione, che Boccaccio vuol rappresentare. Insieme alla pluralità , nel Decameron sono presenti anche alcuni meccanismi narrativi basati sul rapporto simmetria/opposizione che ne garantiscono l’unità .
[1] M. Baratto, Realtà e stile nel Decameron, Venezia, Neri Pozzi, 1970. Mario Baratto è stato docente di lingua e letteratura italiana e storia del teatro presso le Università di Cagliari, Pisa e Venezia.