Trasformazioni delle espansioni in frasi subordinate (o dipendenti)
Le espansioni costituite da espressioni preposizionali, avverbi, espressioni avverbiali, possono essere trasformate in frasi dipendenti esplicite (con verbo di forma finita retto da una congiunzione) o implicite (con verbo all’infinito preceduto da preposizione o al gerundio). Per esempio le espansioni presenti nell’esempio seguente, che qui sono sottolineate:
D’inverno, in montagna, nei giorni di bufera; il mio amico Giulio, davanti al camino, legge, in una comoda poltrona, per passatempo, lunghi romanzi di fantascienza di autori russi.
Si possono trasformare in frasi subordinate, collocate nella stessa posizione:
Quando viene l’inverno, mentre soggiorna in montagna, quando c’è bufera, il mio amico Giulio, piazzandosi davanti al camino, legge, sedendo in una comoda poltrona, per far passare il tempo, lunghi romanzi di autori russi.
Da questa rappresentazione grafica appare molto chiaro l’impianto dell’intera struttura, che è quella di una frase reggente (detta anche principale o sovraordinata) e di sei sue frasi subordinate (dette anche dipendenti o secondarie).
Come le sei espansioni, così le frasi subordinate che ne hanno preso il posto possono essere spostate liberamente nella sistemazione lineare dell’intera frase. Ecco un solo esempio di diversa collocazione:
Mentre soggiorna in montagna, il mio amico Giulio, quando viene l’inverno, piazzandosi davanti al camino, sedendo in una comoda poltrona, quando c’è bufera, legge, per far passare il tempo, lunghi romanzi russi .
In questi esempi possiamo distinguere diversi tipi di frasi subordinate:
- tre frasi temporali, che hanno forma esplicita, cioè hanno il verbo in forma finita: Quando viene l’inverno; mentre soggiorna in montagna; quando c’è bufera. Nel grafico una linea tratteggiata le collega all’ovale del nucleo solo per far comprendere che il loro contenuto fa da sfondo temporale a tutta la scena centrale espressa nel nucleo;
- due frasi modali (piazzandosi davanti al camino e sedendo in una comoda poltrona) e una finale (per far passare il tempo), tutte in forma implicita, cioè con il verbo in forma non finita (gerundio e infinito). Nel grafico le linee tratteggiate le collegano al soggetto della frase reggente, per indicare che il soggetto di tali verbi è lo stesso della frase centrale: solo in questo caso, infatti, si può fare la frase in forma implicita.
La frase che contiene una reggente e una o più subordinate si definisce FRASE COMPLESSA (mentre ricordiamo che la FRASE SEMPLICE ha un solo verbo ed è “priva di intreccio”).
La frase che ha più livelli di subordinazione (ossia se una subordinata è a sua volta reggente di un’altra o più subordinate) viene chiamata anche PERIODO.