Stili e generi diversi

    Letteratura e teatro

    Leopardi studia e sperimenta stili e generi diversi che corrispondono anche a particolari fasi ed esperienze della sua vita. Lo studio del linguaggio e la poesia lirica rimarranno comunque i suoi maggiori e costanti interessi.

    Durante gli anni dell’adolescenza trascorsi a Recanati Leopardi scrive soprattutto saggi eruditi, traduzioni di autori greci e latini, simulazioni stilistiche (compone un Inno a Nettuno, che finge di aver tradotto da un testo greco originale e riesce a farlo pubblicare come autentico).

     

    Quando conosce Pietro Giordani e inizia con lui una fitta corrispondenza, l’attenzione di Leopardi si focalizza sulla lirica e sulle canzoni; nella fase del cosiddetto “pessimismo storico” scrive gli idilli, canzoni di argomento dottrinale e filosofico, e prosette satiriche (Leopardi le definisce così in una lettera a Giordani).

     

    La fase del “pessimismo cosmico” corrisponde al periodo della prosa: Leopardi, che si è anche allontanato da Recanati, abbandona quasi completamente la lirica e scrive le Operette morali; riprenderà a scrivere versi durante il soggiorno a Pisa.

     

    Nell’ultimo periodo della vita, trascorso tra Firenze e Napoli, Leopardi torna a praticare e sperimentare varie e diverse modalità di scrittura: la lirica (canti e canzoni), la satira (poemetti, endecasillabi sciolti, componimenti in terzine), la prosa.

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