"Canzoniere"

Letteratura e teatro

Il Canzoniere contiene tutte le poesie di Umberto Saba. Nell’arco di quarant’anni Saba ne pubblicò cinque edizioni, ogni volta integrando la nuova produzione e ordinando e riordinando la sua opera secondo criteri tematici e cronologici, in un’incessante lavoro di montaggio e smontaggio. La prima edizione risale al 1921, l’ultima, pubblicata da Einaudi dopo la morte di Saba, è del 1961. Quest’ultima edizione è suddivisa in tre volumi che raccolgono, rispettivamente, versi composti dal 1900 al 1920, dal 1921 al 1932 e dal 1933 al 1947. Il Canzoniere si configura quindi come un diario poetico, che ripercorre le tappe più significative della vita del suo autore.


Nel Volume primo (1900-1920) sono raccolti i Versi militari (1907-1908), sonetti che prendono spunto dall'esperienza del servizio di leva svolto a Salerno; Casa in campagna (1909-1910), poesie ispirata all'incontro e al matrimonio con Lina, fra cui la celebre A mia moglie; Trieste e una donna (1910-1912), dove il poeta canta la città in cui è nato; La serena disperazione (1913-1915) sull’accettazione serena della vita in tutti i suoi aspetti; Cose leggere e vaganti (1920), dedicate alla figlia, e all'amore.


Il Volume secondo (1921-1932) ̬ costituito da 204 liriche articolate in dieci sezioni che portano date corrispondenti a precisi momenti di vita vissuta: Preludio e canzonette (1922 -1923), Autobiografia (1924), dove parla, fra l'altro, del difficile rapporto col padre e dell'amore per Lina, la moglie, I prigioni (1924), Fanciulle (1925), Cuor morituro (1925 Р1931), L'uomo(1928), Preludio e fughe (1928-1929), Il piccolo Berto (1929-1931), che contiene 16 poesie sulla sua infanzia.


Il Volume terzo (1933-1947) ha caratteristiche diverse: i temi non sono soltanto autobiografici e realistici e lo stile narrativo è sostituito da versi brevi e forti pause che valorizzano la parola. Queste le sezioni: Parole (1933-1934) che contiene Cinque poesie per il gioco del calcio; Ultime cose (1935-1943); Mediterranee (1945-1946) dove si trovano due testi molto importanti: Amai, considerata il manifesto poetico di Saba e Ulisse, che esprime il suo rapporto con la vita; Epigrafe (1947-1948); Uccelli (1948); Quasi un racconto (1951) e Sei poesie della vecchiaia (1953-1954).


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