Negli anni in cui segue il filone fantastico e si dedica alle fiabe e alla magia, Calvino non abbandona però il filone realistico. Nei romanzi che narrano la vita quotidiana – anche se a volte rappresentata in modo fantastico come in Marcovaldo – è sempre presente la critica alla società industriale, considerata come la principale causa di distruzione per l'ambiente e di alienazione per le persone.